Leggi qualche estratto del libro

… Abbiamo un’immutabile certezza: gli eventi di questi ultimi due anni hanno cambiato radicalmente il nostro modo di rapportarci con le persone. Ciò è dimostrato tanto dalle ricerche scientifiche, quanto dalla banale osservazione dei comportamenti quotidiani dell'essere umano. Al contempo, avvertiamo una nuova necessità di empatia, per la quale la PNL ci mette a disposizione diversi strumenti a cui attingere per comunicare al meglio con noi stessi e con gli altri…


… Nelle pagine che seguono ti parlerò meglio di come il nostro pensiero non sia così libero come immaginiamo e di come le influenze altrui possano indirizzare le nostre scelte e le nostre decisioni, ma anche di come, detto questo, possiamo invertire il processo a nostro favore, cioè usare meglio il nostro cervello per ottenere più benessere…


… Quello che ho notato – trovando riscontro in colleghi esperti del comportamento umano, persone di business ma anche conversando amichevolmente con le persone – è che si avverte, come un fiume in piena, una impellente necessità di empatia, comprensione e gentilezza. Come mai? È la naturale risposta ai com- portamenti e agli atteggiamenti che le persone hanno attivato, in alcuni casi tremendamente amplificato, in epoca pandemica. Ti parlo di aggressività più o meno pronunciata (vedi aumento della violenza giovanile), disponibilità all’accoglienza limitata, senso di disagio, difficoltà ad ascoltare gli altri (ancor più se stessi), stati d’ansia, stress, panico. Immagino che a qualcuna delle persone che conosci, magari anche a te, sia capitato di vivere situazioni simili.


… Il quadro che ti ho appena delineato, come stai immaginando, non è certo dei più rosei, ma fortunatamente possiamo disporre di opzioni (e ne troverai molte nei capitoli seguenti) che ci consentono di vedere in questo quadro un panorama più sereno, più felice, più calmo; è un chiaro invito a modificare in meglio la tua vita...


… Per capire perché la PNL funziona, occorre prima capire come funziona il nostro cervello. Se comprendi bene il funzionamento del tuo cervello ti risulterà più facile capire il perché di certe cose, specie quelle che riguardano i tuoi comportamenti, a cui fino a oggi non sei riuscito ancora a dare una spiegazione logica…


… Sai quale è la domanda che alcune persone si pongono per evitare di dare inizio al loro cambiamento? “Ma se io sono fatto così, sono così da sempre, com’è possibile cambiare e cambiarmi, in un modo così radicale?” E sai quale è la risposta che si danno? “No, è impossibile!” Questo, purtroppo, è un tipico esempio di limite autoimposto. Come se non ne avessimo già abbastanza di limiti imposti da altri e che fatichiamo a rimuovere, quando e se possibile ci aggiungiamo anche il carico da novanta che creiamo noi stessi. Cambiare è possibile se lo si desidera veramente e dato che, come hai letto poco fa, il nostro cervello è un continuo cantiere, è altrettanto ovvio che si possa agire in modo da “ri-programmarlo” a fin di bene...

… Puoi condizionare i tuoi pensieri, le tue emozioni, i tuoi sentimenti, utilizzando l’auto-suggestione per apportare quei cambiamenti che desideri accadano dentro di te. Quello che ti posso anticipare è che le pagine che seguono sono ricche di suggerimenti per poterlo fare, ma prima di arrivarci, ci soffermiamo ancora un po’ sul funzionamento della nostra mente.

… Quando subentra uno stato di rilassamento mentale e quindi uno stacco dalla continuità delle cose, il nostro punto di vista muta e conseguentemente mutano anche i nostri comportamenti facilitandoci così anche nella gestione delle relazioni “complesse”.

… Chi può dire di esserne totalmente esente al giorno d’oggi? Immagino che anche tu la pensi come me in merito. Mentre lo stress si dissipa una volta che la situazione che lo “attiva” termina, l’ansia diventa un disturbo vero e proprio quando la paura o la preoccupazione non diminuiscono, dando origine a tutta una serie pensieri negativi che ci portano a rimuginare costantemente, immaginare catastrofi e, in alcuni casi, cadere nel panico. L'ansia che si muove su questa scala può essere divorante, debilitante e angosciante. Non so se ti è mai capitato di provare queste sensazioni, quello che ti posso dire è che non sempre è così semplice venirne fuori e, se non ti è mai capitato prima, è anche complicato poter comprendere cosa effettivamente quella data persona stia provando mentalmente e fisicamente. L'ansia è uno stato cognitivo connesso all'incapacità di regolare le emozioni, ma le ricerche dimostrano come sia possibile riprogrammare i percorsi neurali nel cervello e, quindi, migliorare la nostra capacità di regolare le emozioni. Attraverso l’approfondimento dei nostri stati sensoriali (VAK+ systems), ci è possibile famigliarizzare con pensieri e trame che inducono ansia e quindi, in incerto senso, ridisegnarli affinché risultino meno invadente e limitanti o addirittura renderli insignificanti.